Presentazione: Geografia del testo, cartografia del mondo. Cč come una segreta osmosi tra lo spazio e la scrittura di Claudio Magris, nel susseguirsi inesausto di macro e microcosmi, sullo sfondo di una costellazione mobile in cui i luoghi divengono i punti fermi di una irriducibile complessitā. Il presente volume intende proporre una ricognizione in merito allatlante dello scrittore triestino, segnatamente alla produzione narrativa e saggistica, al fine di tracciare i perimetri di una mappa letteraria che sollecita inedite riflessioni e piste di studio: dalla rappresentazione del corpo e le sue intersezioni col paesaggio; al rapporto, secondo le prospettive dellecocriticism, tra la Letteratura e la crisi ambientale; dalle presenze animali, alla polifonia descrittiva. Latlante, dunque, come matrice poetica e creativa: il punto di accesso alle possibilitā immanenti di un reale che, per lo scrittore, finisce per farsi pių bizzarro della finzione.
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