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I Casanova

Una famiglia d'arte nel secolo XVIII
Capaci Bruno (curatore) - Hartmann Francesca (curatore)
I Casanova
ISBN/EAN: 9788855536615
Pubblicazione: 2025
Pagine: 144
Formato: 13 x 20,5
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I Casanova

Casanova teneva famiglia e che famiglia! Se si esclude il fratello minore Gaetano Alvise con il quale Giacomo ebbe sempre pessimi rapporti forse perché testimone del raggiro della marchesa d’Urfé, gli altri componenti della sua famiglia paiono avere una presenza non irrilevante nell’universo artistico del XVIII secolo. La madre Giovanna Farussi, brillante interprete di intermezzi e seconda amorosa a Vienna, Verona, San Pietroburgo, Varsavia e Dresda, ispirò a Carlo Goldoni la Pupilla onorata e il rammarico per la sua partenza da Venezia verso San Pietroburgo. I fratelli Giovanni Battista e Francesco si dedicarono con successo alle arti figurative. Francesco pittore non solo di battaglie, membro della Académie de picture, sculpture et gravure di Parigi, protetto a Vienna dal principe Kaunitz, Giovanni, allievo di Mengs, direttore della Accademia di belle arti di Dresda, disegnatore di opere antiche a tal punto raffinato da ingannare il celebre abate Winckelmann che scambiò due sue opere per originali. Ma se ci muoviamo verso l’orizzonte della famiglia allargata troviamo Silvia Balletti, la prima amorosa des Italiens ai tempi di Marivaux e quasi suocera essendo la madre di Nena, la giovanissima fidanzata di Giacomo, la sola donna per la quale Casanova fece le carte. E la ricerca del padre? Tralasciando figure di paternità letteraria come Giorgio Baffo o “genitori quasi putativi” quale il senatore Matteo Bragadin, una sorta di marchesa d’Urfé al maschile, solo un poco più saggio, il figlio di Gaetano Casanova nel libello Né amori, né donne, ovvero la stalla ripulita (1782) dichiara di avere come padre Michele Grimani, peraltro protettore della famiglia Casanova, o forse solo di Zanetta Farussi. Certo è che affermare il nobile Michiel Grimani come proprio padre gli avrebbe garantito la patente di nobiltà che tanto gli era mancata frequentando l’aristocrazia europea. Ma a Venezia c’era una certa rigidità in proposito. Così nel 1783 il velenoso pamphlet gli costò l’abbandono precipitoso dei territori della Dominante, ma anche della bella Francesca Buschini e dei suoi libri. Cercare un padre può significare perdere una patria se non si è Telemaco e se il padre non è Ulisse.

 

INDICE

Capaci Bruno

È professore associato di Didattica della Letteratura italiana e Letteratura e retorica, responsabile scientifico del Centro Studi “Piero Camporesi” e dirige l’open access journal “DNA-Di Nulla Academia”, rivista scientifica in area 10 e 14 e di classe A nei settori 10F/1 e 10F2. Ha partecipato come relatore a convegni presso Paris- Sorbonne IV, Freie Universität di Berlino, Ucla-Los Angeles, Università di Varsavia, di Grenoble-Alpes, di Santiago di Compostela e di Ghent. È rappresentante di Unibo nel comitato direttivo del Centro interuniversitario per la Retorica: CIRHET.


Hartmann Francesca

È cultrice della materia in Didattica della Letteratura italiana. Collabora come redattrice nella rivista “DNA-Di Nulla Academia” per la quale scrive articoli di letteratura e retorica. Ha contribuito alla realizzazione di Tutti A Scuola I, II, III, un progetto di terza missione a tema letterario che prevede collaborazione tra l’università e le scuole secondarie di I e II grado. Il suo contributo dal titolo Il romanzo giudiziario di Alessandro Manzoni è stato pubblicato nel libro Leopardi e Manzoni in digitale. Idee e progetti per la scuola.


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