DeLillo, Houellebecq, Roth, Bolaño, Pynchon, Marías, Wallace,
Ellis, Carrère, Eggers, Modiano, Foer, McEwan, Eugenides, Zafón, Cunningham,
Murakami. La narrativa dell’ultimo trentennio tende a coniugare le strategie mimetiche
del moderno con le strategie metaletterarie del postmoderno, compiendo un moto
pendolare tra l’idealismo ingenuo e/o fanatico del primo e il pragmatismo
scettico e/o apatico del secondo. Si muove cioè in uno spazio metamoderno, in cui l’elaborazione della
forma diviene funzionale alla mimesi di una realtà complessa, entropica, sempre
meno sceneggiabile in universi coerenti e azioni unitarie, ma piuttosto
diagrammabile in strutture narrative reticolari, digressive, frattali. In un
corpo a corpo sistematico con romanzi e
racconti, questo libro mette a punto una teoria del testo narrativo metamoderno
attraverso gli strumenti della narratologica post-classica, entro
un’imprescindibile cornice ermeneutica e intermediale.
INDICE
Vittorini Fabio
Fabio
Vittorini insegna Letteratura e media e Musica e immagine presso l’Università
IULM di Milano. Scrive per il quotidiano Il Manifesto. Conduce programmi
culturali per RAI Scuola. Tra le sue monografie: Shakespeare e il melodramma
romantico (2000), Il testo narrativo (2005), Il sogno all’opera.
Racconti onirici e testi melodrammatici (2010), Narrativa USA 1984-2014.
Romanzi, film, graphic novel, serie tv, videogame e altro (2015), Raccontare
oggi. Metamodernismo tra narratologia, ermeneutica e intermedialità (2017),
Melodramma. Un percorso intermediale tra teatro, romanzo, cinema e serie tv (2020)
e la curatela di Normal people. Gender e generazioni in transito tra
letteratura e media (2021).